Ambiti di ricerca

1. SARS-CoV-2 e case fatality rate: variazioni durante le fasi dell’epidemia e confronto tra Regioni

Ad oggi, la letteratura scientifica è piuttosto carente sul tema del confronto della sopravvivenza tra le diverse fasi dell’epidemia. Particolare attenzione sarà attribuita alle variabili di contesto, sia misurabili che “non misurabili”, poiché sono radicalmente cambiate nel corso dell’epidemia. Tra le variabili di contesto più rilevanti, saranno considerate 1) l’aumentata disponibilità di servizi ospedalieri dedicati; 2) le migliorate conoscenze in merito a possibili trattamenti terapeutici; 3) l’aumentata capacità diagnostica, con conseguente tracciamento di casi asintomatici e paucisintomatici a ridotto rischio di decesso. Disegno. Studio di coorte.

2. Pazienti con diagnosi di SARS-CoV-2: analisi dei fattori associati ad una prognosi più sfavorevole

Anche in questo ambito di ricerca, il confronto tra le diverse fasi dell’epidemia, così come quello tra Regioni, rivestiranno un ruolo centrale. Tuttavia, la misura dell’impatto delle caratteristiche «familiari», sociali ed economiche, misurabili sia a livello individuale che aggregato, costituisce probabilmente l’aspetto più interessante di questo studio, soprattutto in un’ottica di confronto tra le diverse realtà regionali. Disegno. Studio caso-controllo versus Studio di coorte con esposizioni multiple.

3. Mortalità ed esiti a lungo termine nei soggetti con infezione da SARS-CoV-2: un confronto con la popolazione non infetta

Il primo obiettivo di questo studio è quello di confrontare la mortalità tra i soggetti con e senza infezione da SARS-CoV-2, utilizzando dati individuali e aggiustando per tutti i fattori confondenti misurati (età, genere e patologie concomitanti). Questo consentirà una stima diretta dell’eccesso (atteso) di mortalità attribuibile all’infezione. Inoltre, utilizzando lo “stesso” disegno, è possibile estendere gli obiettivi dello studio alla valutazione degli effetti a lungo termine dell’infezione da SARS-CoV-2. Infatti, la maggior parte delle persone con COVID-19 recupera completamente la condizione di salute antecedente alla malattia. Tuttavia, alcuni pazienti presentano sintomi che possono durare per settimane o addirittura mesi dopo la guarigione dalla fase acuta. Per questo motivo, lo studio dei “long-term effects” attribuibili al COVID-19 è uno degli attuali quesiti di ricerca dell’ECDC (European Centre for Disease Prevention and Control). Il confronto degli esiti a lungo termine nei pazienti con infezione da SARS-CoV-2 rispetto alla popolazione non infetta consentirà di acquisire nuove evidenze sulla persistenza dell’effetto dell’infezione nel tempo, valutando molteplici esiti di interesse, quali decessi, ospedalizzazioni, accessi in pronto soccorso ed eventuali esiti causa-specifici. Disegno. Studio di coorte con effetti tempo-dipendenti.

Lo studio collaborativo

Dopo aver ricevuto le adesioni da parte delle Regioni interessate, sarà organizzata una prima call, in cui saranno valutati e condivisi gli aspetti operativi più rilevanti:

  • sistemi informativi – per la realizzazione degli studi proposti sarà necessario analizzare i dati presenti nelle “Piattaforme regionali COVID-19”, da integrare con i Sistemi informativi sanitari correnti;
  • condivisione dei dati o dei risultati – le modalità operative per la condivisione dei dati o dei risultati (tracciati record e protocolli standardizzati) saranno discusse durante la prima call, e valutate sulla base dell’organizzazione dei sistemi informativi e delle “possibilità” delle singole Regioni partecipanti.

Per informazioni e adesioni scrivere a:
Marina Davoli – m.davoli@deplazio.it
Mirko Di Martino – m.dimartino@deplazio.it

 

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