Secondo i dati della sorveglianza PASSI d’Argento, coordinata dall’Istituto Superiore di Sanità, nel biennio 2021-2022, il 15% degli anziani in Italia, corrispondente a oltre 2 milioni di persone di 65 anni o più, vive in condizioni di rischio di isolamento sociale: normalmente non parla con nessuno di persona o al telefono e non partecipa ad attività sociali. Questo problema colpisce quasi 1 anziano su 3 in alcune regioni del Sud, con un forte gradiente geografico a sfavore delle Regioni del Sud d’Italia (20% vs 10% nel Nord e 14% al Centro).

L'isolamento sociale è associato a una serie di problemi di salute, tra cui una percezione di cattiva salute, insoddisfazione della vita, sintomi depressivi, ospedalizzazione, perdita di autonomia nelle attività quotidiane, inattività fisica e cattiva alimentazione. Inoltre, ha un impatto significativo sulla società nel suo complesso, aumentando la richiesta di servizi sanitari e di assistenza a lungo termine, imponendo una pressione finanziaria considerevole sui sistemi sanitari e sociali.

Questa situazione è stata evidenziata in occasione della Giornata internazionale delle persone anziane del 2023, che promuove lo sviluppo sostenibile attraverso l'inclusione di tutte le età e sottolinea l'importanza di coinvolgere gli anziani nella vita sociale ed economica per combattere le disuguaglianze.

La creazione di una società inclusiva che valorizzi il contributo degli anziani e affronti le sfide sociali e tecnologiche è cruciale per il futuro.

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